lunedì 2 marzo 2020

Giulio Miele - Cosa il poeta, cosa la poesia.



Cosa il poeta, cosa la poesia.
Un ingorgo di violenti suoni,
ma dolci all’antico ascolto
degli eroi.
Ma quale l’ascolto?
Quali gli eroi?
Poesie geometriche,
degne solo dei migliori
euclidei.
Parole infuocate,
per accendere solo il vociare
delle masse.
E criteri già spinti,
per invocare - almeno una volta
la musa della ribellione.
Ma pronti tutti a sostenere
Figure innocue   credendole vicine;
solo per placare e dare adito
al nostro senso di inferiorità.
Ciò che di spento già c’era
continuerà a rimanere tale.
Sotto l’incoerenza di chi
insegna poemi
e pretende porcate.

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