sabato 29 febbraio 2020

Giulio Miele - Il desiderio non mi ispirò più



Il desiderio non mi ispirò più.
Non mi rese meno avido
di carezze o di sguardi illibati,
dove poter ricongiungere
le mie sensazioni.
Avevo la pretesa - una sola,
di non voler svanire.
A lungo tra te e me,
tra noi e forse anche loro.
L’immagine perviene
dalla realtà ­- la realtà.
Furono molti i vagiti
di normalità, sibilati.
E dalla folta platea,
colma. La gente.

Ma se sapete solo mugugnare,
allettando le bocche di parole.
Il vuoto presente al mio udito,
percepibile da ogni senso
mi tormenta, mi insulta.
Ai pochi non darete mai
lo spazio, quel vostro caro
spazio. Perché troppi posti
avete occupato in vita:
senza remore né dubbi,
senza gli occhi,
con i vostri culi
privi di vergogna.
Proprio quella,
la vergogna,
che amate spalmare
alla vita.

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