domenica 16 febbraio 2020

Giorgia Calabrese - Convegno dei Lincei per una nuova scuola


Il 10 febbraio 2020 si è avuto il primo degli incontri dei “I Lincei per una nuova scuola” all’Università del Sannio, presso la Sala Rossa del Rettorato in piazza Guerrazzi. 
L’argomento dei Lincei per l’anno scolastico 2019/2020 è il rapporto tra Matematica e Filosofia.
L’obiettivo è formare ed indirizzare i docenti della scuola secondaria di II grado sugli aspetti fondamentali delle diverse discipline scientifiche rapportandole ai principi logico-matematici in modo da poterne poi discutere con gli allievi in classe, tutto per favorire l’apprendimento e la consapevolezza che vi è un rapporto molto stretto ed un’interconnessione perfetta tra la filosofia, l’algebra, la geometria e la matematica.
Ad inaugurare il programma è stato il Prof. Luiz Roberto Evangelista, fisico dell’Università di Maringà (Brasile), attualmente professore presso il Politecnico di Torino, con l’argomento La Mathesis Universalis di Descartes e Leibniz: dall’algebra e dalla geometria al calcolo quantistico.
Un argomento sicuramente difficile per noi studenti, ma illustrato brillantemente e simpaticamente dal  Professore, il quale spaziando da Aristotele, Galilei a Pitagora e Cartesio ha suscitato nei presenti notevole interesse.
Tra i professori del Liceo Classico “Giannone” di Benevento, che erano presenti all’incontro, vi era il Prof. di Matematica e Fisica, Franco Oliviero, al quale, terminato il convegno, ho fatto una domanda

Come un professore di matematica di un liceo classico si relaziona ai suoi alunni sapendo dei pregiudizi esistenti riguardo le materie scientifiche da ragazzi che hanno scelto indirizzi umanistici? 
Credo che il compito del docente sia principalmente quello di condurre gli studenti alla formazione di una conoscenza della disciplina e di sé, il più completa possibile, per arricchire la persona e liberarla da ogni genere di pregiudizio.
Quello che spesso riscontro tra i giovani che si accingono a frequentare il liceo classico è, appunto, la convinzione di “non essere portati per le materie scientifiche”, ignorando completamente che il fascino di queste discipline ha la stessa matrice di quelle umanistiche: il ragionamento ipotetico-deduttivo.
La convinzione “di non essere portati”, infondata quanto limitante, se non smontata rischia di creare muri insormontabili che ingabbiano, condizionando le scelte del futuro soprattutto professionale.
Mai è stato più appropriato il detto «la conoscenza rende gli uomini liberi». Ecco il mio ruolo e impegno quotidiano in questa scuola, vivaio di menti ben fatte e complete: abbattere quei muri di pregiudizio, facendo scoprire ai ragazzi il piacere di potersi fidare delle proprie capacità logiche, per conoscere le potenzialità di cui sono dotati, guidandoli alla scoperta del proprio talento.

Il prossimo appuntamento è fissato per  il 2 marzo dalle ore 15 alle ore 18, con il Professore Antonio Di Nola (Università di Salerno).
L’argomento che verrà trattato è La Matematica è un contrappunto





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