venerdรฌ 27 marzo 2020

๐†๐š๐ฒ๐š ๐๐จ๐ฌ๐ฌ๐ฎ๐ฆ๐š๐ญ๐จ - ๐‘„๐‘ข๐‘’๐‘™ ๐‘โ„Ž๐‘’ ๐‘Ÿ๐‘–๐‘ ๐‘œ๐‘Ÿ๐‘”๐‘’


Siamo abituati a vedere le cose secondo una prospettiva meramente antropocentrica: il coronavirus ci costringe a rimanere in casa, alcuni hanno trovato in questa restrizione l’opportunitร  di fare ciรฒ che si aveva da sempre rimandato… per altri รจ l’inferno…
Ma se per un istante guardassimo fuori, alla ricerca dei bisogni del mondo e della natura, spesso trascurati, in quanto percepiti come semplici realtร  di cui usufruire, noteremmo che dalla nostra assenza nelle strade, nei mari, tra le montagne, sta trovando il modo di emergere un’Atlantide sommersa, da ormai troppo tempo: la laguna di Venezia ha ritrovato la sua antica limpidezza, tanto da poter intravedere i numerosi pesci che la abitano; anche gli uccelli sembrano godersi la pace della laguna: รจ infatti stata avvistata una coppia di Germano Reale che ha costruito il proprio nido sul pontile di attracco dei vaporetti, nel cuore di Piazzale Roma; nelle acque che abbracciano Trieste e Cagliari, cosรฌ vicini al porto da essersi insinuati sotto la prua delle barche all’ormeggio, sono ritornati i delfini, che danzano eleganti a pelo d’acqua. Magnifici esemplari di minilepri, a Milano, nella zona di Musocco, animano i giardini del quartiere.
Non solo: non รจ raro, infatti, veder razzolare per il centro storico di Sassari intere famiglie di cinghiali, o avvistare daini e cervi alla ricerca di erba fresca e arbusti succulenti in campi da golf e ville, approfittando della quiete, e facendo anche un tuffo nelle piscine dei resort!
รˆ spettacolare e squisitamente suggestivo come dal nostro silenzio si sia alzata la voce del ‘rumore’ che solitamente, ci fa soltanto da colonna sonora alla frenetica quotidianitร ; assolutamente incredibile come dal nostro letargo, stia germogliando in contemporanea, un mondo dimenticato che ritrova i suoi spazi, rinascendo dalla triste nube di fumo e calore cui l’abbiamo ridotto e che rimaniamo estasiati ad osservare da dietro le persiane.
Abbiamo lasciato che Persefone si ricongiungesse alla madre, abbandonando l’Ade, e lei puรฒ, ora, dirigere l’orchestra della natura, facendo risuonare la sua eco sopra i tetti delle nostre case.
Questo รจ emblematico, e credo ci aiuti a figurare in maniera commovente il variopinto arazzo della vita, sul quale ci siamo tessuti in primo piano, ignorando che la vita continua anche senza di noi, ed anzi, talvolta, risorge.

Nessun commento:

Posta un commento