martedì 16 marzo 2021

Martina Pedicini - 15 marzo: giornata nazionale del fiocchetto lilla

 


In Italia sono 2 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari, di cui il 95,9% sono donne, 10 adolescenti su 100 (in una fascia d’età compresa tra i 15 e i 19 anni), con un incremento di casi pari a 8500 persone all’anno e circa 3360 decessi. 

Purtroppo sono ancora in molti a non prendere sul serio queste malattie, cosa che induce tantissime persone che ne soffrono a non chiedere aiuto, per paura di essere giudicate o non capite.

Per questo motivo è stata indetta la “Giornata nazionale del fiocchetto lilla”, il 15 marzo, per sensibilizzare su questi disturbi, affinché più persone possibili ne siano a conoscenza e ne comprendano la gravità. 

Non solo anoressia e bulimia, ma sono tanti i DCA (disturbi del comportamento alimentare) che purtroppo colpiscono un numero sempre maggiore di persone. 

L’anoressia nervosa è caratterizzata da una continua ricerca della magrezza (spesso provocata da motivi più profondi di quelli estetici, ma di natura psichiatrica e psicologica), dispercezione corporea, estrema restrizione calorica, che spesso può portare chi ne soffre al raggiungimento di un peso molto basso. 

La bulimia nervosa è caratterizzata da frequenti episodi di abbuffate, seguiti da “condotte di compenso”, come il vomito auto-indotto e l’utilizzo di lassativi. 

Il binge-eating (o disturbo da alimentazione incontrollata) consiste nel consumo frequente di grandi quantità di cibo e abbuffate, analoghe a quelle della bulimia, ma che non sono seguite da pratiche di compensazione. Circa la metà delle persone affette da disturbo da binge-eating soffre anche di depressione.

L’ortoressia è l’ossessione maniacale per i cibi sani, caratterizzata da una forte attenzione verso diete e cibi esistenti sul mercato. A differenza dell’anoressia, il soggetto ortoressico non si concentra tanto sul proprio aspetto, ma è ossessionato quasi esclusivamente dalla qualità del cibo. Spesso chi soffre di ortoressia non riesce ad avere rapporti equilibrati con l’esterno. 

La sindrome da alimentazione notturna è invece caratterizzata da episodi nei quali il soggetto si risveglia di notte per consumare grandi quantità di cibo, spesso rifiutato durante il resto del giorno. 

L’EDNOS (disturbo dell’alimentazione non altrimenti specificato) comprende situazione simili all’anoressia, alla bulimia o al binge-eating, racchiuse in un unico disturbo, non soddisfacendo nello specifico i criteri per diagnosticare le singole malattie. 

Questi sono solo alcuni dei tanti disturbi del comportamento alimentare purtroppo oggi esistenti. C’è da ricordare che non sono malattie fisiche, dunque non si basano sul peso di chi ne soffre o sull’aspetto fisico, ma sono disturbi psichiatrici. Quindi è importante capire che si può chiedere aiuto anche senza avere un indice di massa corporea estremamente basso, o senza essere in sottopeso. Dunque è bene affidarsi ad esperti psichiatri, neuropsichiatri, psicologi e nutrizionisti per affrontare queste malattie. 

Martina Pedicini


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