lunedì 8 marzo 2021

Camilla Siciliano e Miriam Viscione - Giornata internazionale delle Donne


L’8 marzo una giornata importante, una ricorrenza nata per ricordare lotte sociali e politiche affinché le donne ottenessero i loro diritti e la loro voce venisse ascoltata. Sì, perché se oggi tutte le ragazze possono indossare i pantaloni, andare a scuola, votare lavorare ed essere indipendenti è proprio grazie alle ribellioni che le donne in passato hanno portato avanti per spezzare i modelli sociali e culturali in cui non si riconoscevano.

In molti pensano che la Giornata Internazionale della Donna sia nata in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York. In realtà la storia di questa festa è molto più complessa.

La Giornata Internazionale della Donna nacque infatti ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909. A istituirla fu il Partito Socialista americano, che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto. Il tema era già stato a lungo discusso negli anni precedenti sia negli Usa (celebri sono gli articoli della socialista Corinne Brown) sia dai delegati nel VII Congresso dell'Internazionale socialista (tenutosi a Stoccarda nel 1907).

Le manifestazioni per il suffragio universale si unirono presto ad altre rivendicazioni dei diritti femminili. Tra il novembre 1908 e il febbraio 1909 migliaia di operaie di New York scioperarono per giorni e giorni per chiedere un aumento del salario e un miglioramento delle condizioni di lavoro. Nel 1910 l'VIII Congresso Internazionale socialista propose per la prima volta di istituire una giornata dedicata alle donne.

La data dell'8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917, quando in quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivoluzione russa di febbraio». Fu questo evento a cui si ispirarono le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca quando scelsero l'8 marzo come data in cui istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia.

In Italia la Festa della Donna iniziò a essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L'iniziativa prese forza nel 1945, quando l'Unione Donne in Italia, celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell'Italia già liberate dal fascismo. L'8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l'Italia ha ricordato la Festa della Donna con la scelta della mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza. Negli anni successivi questa giornata è diventata occasione e momento simbolico di rivendicazione dei diritti femminili (dal divorzio alla contraccezione fino alla legalizzazione dell'aborto) e di difesa delle conquiste delle donne.

Noi donne prima di avere voce in capitolo abbiamo dovuto lottare e soffrire. Proprio per questo oggi vogliamo ricordarle così:

Voi, fanciulle bramose di vivere tra sogni e virtù, desiderose di quell’amore fiabesco, libero e puro, sovente col viso bagnato da lacrime amare poiché il mondo, nonostante senziente, si finge sordo e, distratto, non ode il vostro grido d’aiuto! Impavide Guerriere, troppo spesso svilite e denigrate, malgrado il dominio, continuate a risorgere perché immenso è il vostro potere e, ancor di più, l’orgoglio di essere Donna!

Quando hai provato a spezzarle le ali, la Donna ha spiccato il volo. Quando l’hai picchiata, si è curata le ferite. Quando le hai tappato la bocca, la Donna ha urlato. Quando l’hai calpestata, si è rialzata. Quando l’hai braccata, la Donna si è liberata. Da quando le hai dichiarato guerra, ella ha combattuto. Grazie a queste lotte, al suo forte coraggio e alla sua determinazione la Donna è riuscita a prendersi parte di ciò che le spettava, quanto per secoli e secoli le era stato fortemente negato. La Donna, infatti, è stata spesso oggetto di emarginazione e diseguaglianza, ritenuta una componente minore del patriarcato che ha caratterizzato la nostra società fin dalle origini. Ad oggi, all’interno di una realtà complessa ed introspettiva quale quella attuale, ella può e deve godere di tutti i diritti e le opportunità che ha sempre dimostrato di meritare! In questa lotta assume un ruolo importante il femminismo, movimento sociale e culturale che promuove un’ideologica giustizia e parità di genere. In Paesi come India, Africa, Afghanistan, la condizione della Donna non ha subito la benché minima evoluzione. Qui, come in molti altri Paesi, esse vengono ancora maltrattate, violentate, ripudiate, violate nel loro più intimo essere. Il numeri di stupri, di donne vendute, di spose bambine, di violenze e femminicidi aumenta in tutto il mondo a ritmi vertiginosi ….

E’ ancora lunga, pertanto,  la strada dell’uguaglianza e della parità. Tante lotte, ancora, dovranno essere combattute e tante Donne, ancora, purtroppo, dovranno soccombere....

A noi, quindi, nuove generazioni, l’arduo compito di individuare percorsi e strumenti che permettano il raggiungimento di questi obiettivi, perché le Donne sono un dono, sono il più importante dei tesori che Dio ha donato all’uomo affinché, entrambi, potessero supportarsi e completarsi senza prevalenza alcuna. 

Camilla Siciliano e Miriam Viscione


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