martedì 9 marzo 2021

Perché celebrare l'8 marzo a scuola

 

Abbiamo deciso di non far passare inosservata l'8 marzo, la Giornata internazionale dei diritti della donna, per motivi ben precisi che speriamo possano essere condivisi da tutti. L'importanza della giornata, secondo noi, è proprio quella di essere un continuo monito a non dare per scontato quelli che ci sembrano ovvietà come i diritti che hanno le donne oggi, e a ricordare che si tratta piuttosto di conquiste ottenute con lotte e sacrifici.

Sappiamo che Italia le donne hanno potuto votare soltanto nel 1946, e hanno ottenuto pari diritti davanti alla legge nel 1948.

Ma hanno continuato a lottare, fino ad arrivare agli anni più difficili, gli anni '70, in cui le donne hanno finalmente visto quei diritti che ancora oggi non andrebbero dati per scontati, come il diritto di utilizzare il proprio cognome, sull'aborto o sul divorzio.

Fino al 1996 la violenza sessuale era considerato reato morale e non reato contro la persona, e fino al 2009 non esisteva il reato di stalking.

Ma sono ancora tante le conquiste che le donne devono fare, e non dobbiamo dimenticare i paesi, non poi così tanto lontani dal nostro, in cui l'uguaglianza fra uomo e donna non esiste, e alle ragazze come noi è vietato lavorare, uscire senza essere accompagnate da un uomo, praticare sport, andare in bicicletta, né tanto meno studiare o avere un'istruzione.

In sostanza, quindi, il tema dei diritti delle donne è complesso, e va ricordato e celebrato, e soprattutto è importante che sia chiaro che la donna è una persona. Né un essere inferiore né tantomeno superiore. La parola d'ordine è uguaglianza fra i generi, nel lavoro, in famiglia, e nella società. Una società che, purtroppo, subisce ancora l'influenza di una mentalità patriarcale, nel modo di pensare, di agire, o di parlare.

Nel mondo in cui viviamo, in cui il progresso sembra aver sostituito le vecchie abitudini e tradizioni, infatti, sono tanti i sintomi di una realtà in cui le donne non hanno effettivamente una parità di diritti. Ce ne accorgiamo perché non vengono offerti ad uomini e donne le stesse paghe, lo stesso trattamento, le stesse opportunità. Nel mondo del lavoro le donne non sono uguali agli uomini, e questo parte da quello che è l'immaginario comune di ognuno di noi, cioè quello di una donna che deve avere un certo ruolo all'interno della famiglia op della società, quindi subalterno all'uomo, o che una donna che non sia madre, o moglie, perda validità agli occhi di tutti.

Speriamo che questa giornata sia quindi una celebrazione di tutte le donne, no come inferiori, né superiori all'uomo, ma uguali, delle loro conquiste, e delle tante che vanno ancora fatte.

Le differenze vanno quindi fatte nel piccolo di ognuno di noi, così da poter poi diventare grandi cambiamenti che rimarranno nella storia, e l'augurio è che noi, una generazione nuova, possa fare tanto per cambiare le cose.

Oggi, quindi, partiamo da qualcosa di piccolo, e tutti noi proporremo letture, osservazioni, filmati che speriamo facciano riflettere e stimolino il bisogno di cambiamento.

Paolo Chica
Mario De Luca
Francesca Giangregorio
Fabiana Maio

Nessun commento:

Posta un commento