mercoledì 10 febbraio 2021

Francesca Crafa - Ulisse e lo sport


Ulisse è un personaggio di cui molto si parla nell’Odissea e nella Divina Commedia. Chiamiamo (così come hanno fatto alcuni ricercatori americani ed israeliani) "Fattore Ulisse" l'archetipo comune a tutti gli atleti che si cimentano in sport particolarmente difficili e impegnativi. Perché Ulisse? Perché lui è il mito. "Egli è il fuoco primordiale", l'amore per la ricerca assoluta, per il viaggio, per la conoscenza anche al prezzo della vita e lo sport è questo.

Ulisse, spinto dalla “Curiositas”, nel suo avventuroso e periglioso viaggio di ritorno ad Itaca, per lo più naviga e utilizza complesse imbarcazioni a vela e a remi grazie alla sua ciurma.

Ha un rapporto particolare con l’elemento acquatico che cerca di piegarlo e di vincerlo ma non ci riesce.  

Come questo valoroso eroe greco era spinto dalla curiositas, anche gli atleti praticanti sport acquatici vanno incontro ai tanti pericoli che riserva loro l’acqua, quasi come quelli che Ulisse si trovò ad affrontare nel suo viaggio per mare diretto ad Itaca, solo per il desiderio di conoscenza, per la seta di vittoria, per la necessità di allargare i propri limiti mentali e fisici.

Gli sport acquatici sono, senza dubbio, un modo di liberare la propria mente dai brutti pensieri, stare bene con se stessi e apprezzare e rispettare la natura che ci circonda e che ci offre meravigliosi doni.

Tra gli sport più importanti che ci ricordano le incredibili avventure di Ulisse ci sono la barca a vela, il canottaggio e il nuoto.

Sono molto appassionata al mare, mi piace molto andare in barca a vela e di questi tempi mi sta molto intrigando la “America’s Cup”, il più famoso trofeo nello sport della vela, nonché il più antico trofeo del mondo per cui si compete tutt’ora. Si tratta di una serie di regate di match race, ovvero tra soli due yacht che gareggiano uno contro l'altro. Le due imbarcazioni appartengono a due Yacht Club differenti, una rappresentante lo yacht club che detiene la coppa e l'altra uno yacht club sfidante.

Per concludere penso che noi tutti come Ulisse dovremmo metterci alla prova, riuscire a capire quali sono i nostri limiti e affrontarli nella maniera migliore.

Francesca Crafa


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