sabato 1 maggio 2021

Emanuele Giangregorio- La festa dei lavoratori

 

La festa dei lavoratori, ricadente il 1° maggio di ogni anno, è una commemorazione scelta da tantissimi paesi nel mondo per celebrare l’impegno e la dedizione di tutti i lavoratori e tutte le lotte fatte in onore dei loro diritti. La scelta della data è connessa appunto a tutte le manifestazioni organizzate dagli operai per rivendicare i propri benefici, iniziate il 1° maggio 1867, a distanza di un anno dall’approvazione nello stato dell’Illinois della legge per le otto ore lavorative, con una rivolta a cui presero parte circa diecimila persone. L’evento che fece più scalpore però fu la cosiddetta rivolta di Haymarket. A esattamente 19 anni di distanza dall’entrata in vigore della legge sulle otto ore lavorative, nella piazza di Haymarket, Chicago, si tenne un raduno di operai ed attivisti, trasformatosi poi in strage, con sette agenti della polizia uccisi, ed otto lavoratori condannati a morte. L’anno successivo il presidente degli Stati Uniti d’America decise di fissare il primo maggio come data per commemorare tutti gli scontri avvenuti in onore dei diritti dei lavoratori e due anni dopo inoltre il congresso internazionale di Parigi dichiarò il primo maggio festa internazionale dei lavoratori.

Non solo in America però avvennero scioperi e manifestazioni in onore dei diritti degli operai. Dando uno sguardo al nostro paese infatti, successivamente agli eventi avvenuti a Chicago, buona parte del popolo livornese scioperò contro l’attracco delle navi americane al porto italiano. Andando avanti con gli anni poi, in età fascista la festa del primo maggio fu anticipata al 21 aprile, ricorrenza della nascita di Roma, anche se poi con la fine della guerra, venne fatta ricadere nuovamente nella data originaria.

Nel ’47 poi avviene la cosiddetta strage di Portella della Ginestra, che portò con se 14 vittime e 50 feriti, sparati da alcuni membri di una banda criminale, tra i duemila lavoratori che presero parte alla manifestazione organizzata in onore della festa.

La festa del primo maggio ha perso ormai per molti il suo reale valore, basato principalmente sul ricordo di tutti gli uomini e le donne lavoratori morti per difendere i propri diritti. E’ ormai diventata solo un’occasione per divertirsi e saltare un giorno scolastico/lavorativo. Mi rattrista il pensiero che molti possano addirittura aver dato la vita , e che debbano essere ricordati in questa maniera. Sta quindi a tutti noi tentare di fare giustizia verso tutte queste persone, cercando di dare un vero peso a questa festività.

 Emanuele Giangregorio



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