mercoledì 6 maggio 2020

Il Primo Re


Il Primo Re è un film molto realistico e istruttivo per conoscere la storia di Roma e il protolatino, la lingua originale di quell’epoca, merito soprattutto del regista emergente Matteo Rovere, autore di riprese stratosferiche, e dei due attori principali, Alessio Lepice e Alessandro Borghi, rispettivamente Romolo e Remo, che hanno interpretato alla perfezione i due leggendari gemelli. Merito va anche agli altri attori e ai vari specialisti che hanno curato nei dettagli il film. La storia inizia con l’esondazione del Tevere che travolge i gemelli, i quali stavano pascolando il gregge, e li trasporta presso Albalonga, dove diventano prigionieri. Dopo una rivolta, i due riescono a scappare con gli altri schiavi, prendendo in ostaggio la sacerdotessa del Dio del fuoco Satnei, ma Romolo rimane gravemente ferito e Remo deve difenderlo dagli altri che vogliono sacrificarlo. Egli così diventa il capo di questa tribù, che si stanzia nella foresta e obbedisce ai suoi ordini; intanto Romolo si riprende, e la sacerdotessa profetizza che uno dei due fratelli ucciderà l’altro e diventerà re di una nuova città. Remo non crede alla profezia e decide di dividere la tribù in due parti così che Romolo si allontani da lui, ma lo scontro tra i due sarà inevitabile, complice un’imboscata degli Albani alla tribù di Remo. 
Di questo film colpisce la moltitudine di scene cruente che non risparmiano spargimenti di sangue, e quindi lo stile di vita di quegli uomini, che erano sostanzialmente ancora selvaggi, poiché non ancora a contatto con la civiltà greca.
Il tema del film è il confronto tra il sapere umano, rappresentato da Remo, e il sapere divino, rappresentato da Romolo, che ancora oggi è attuale, poiché rappresenta la spaccatura tra fede e ragione, su cui si è discusso per secoli e secoli senza mai arrivare ad una conclusione comune. 
Sorge la domanda su quale delle due opzioni sia preferibile… ma questo sta a ciascuno sceglierlo!

Alessandro Barricelli
Matteo Carbone
Vittorio Porfido
Vincenzo Sessa
Matteo Tarantino

I cinque fanno parte dell'autoproclamatosi gruppo "Cinephysis", nato nei giorni dell'emergenza Coronavirus per vedere insieme e discutere di film d'autore e non.



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